Naviglio Pavese

Per realizzare il Naviglio Pavese ci vollero quasi cinque secoli. Fu un’opera grandiosa: una specie di autostrada sull’acqua per collegare direttamente Pavia a Milano, superando l’ostacolo del dislivello di 57 metri tra la Darsena e il Ticino.

Iniziarono i Visconti che, nel 1359, progettarono allo scopo un canale, tra l’altro molto utile per irrigare il parco del Castello di Pavia dove Gian Galeazzo amava cavalcare.

Fu Napoleone a ingaggiare la sfida di realizzare un vero e proprio canale navigabile lungo più di 33 chilometri, attraverso la costruzione di 12 conche che permettessero alle imbarcazioni di superare il dislivello, in entrambe le direzioni.

Nel 1812 il Bonaparte diede il via ai lavori, conclusi nel 1819 quando ormai a dominare erano gli austriaci del Regno Lombardo-Veneto.

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Naviglio di Bereguardo

Il Naviglio di Bereguardo, lungo quasi 19 km, nasce dal Naviglio Grande a Castelletto di Abbiategrasso e raggiunge il Ticino al ponte di Bereguardo.

È un’opera tecnicamente complessa, perché il dislivello di 25 metri richiese la costruzione di ben dodici conche, su un percorso molto breve: una ogni chilometro e mezzo. La prima conca fu realizzata nel 1438.

Il Naviglio di Bereguardo fu voluto nel 1420 dal Duca di Milano Filippo Maria Visconti per congiungere Milano a Pavia e portare in città le merci che, tramite il Po, arrivavano via mare da Venezia e quindi dall’Oriente: stoffe, spezie, vetri di Murano, ma anche cereali, formaggio e il preziosissimo sale.

Quando nel 1819 fu realizzato il Naviglio Pavese, a quello di Bereguardo fu riservata una funzione irrigua, alimentando 37 rogge che bagnano 16.000 ettari tra le province di Milano e Pavia.

Newsletter

Sei interessato a rimanere aggiornato sulle attività organizzate nell’Oasi Ca’ Granda?

Iscriviti alla Newsletter per ricevere informazioni sugli eventi in programma nelle province di Milano, Pavia e Lodi.

Calendario eventi

Nella bella stagione un ricco calendario di eventi per grandi e piccoli nei fine settimana.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

facebook pulsante
instagram icon png

NEWS

Marcite di Morimondo

Le marcite di Morimondo sono terreni inondati d’acqua di risorgiva anche in inverno per avere più raccolti: la tecnica dei monaci dell’abbazia è visibile ancora oggi.

La marcita fu perfezionata dai cistercensi e rappresenta un esempio unico di ingegneria idraulica: inondando i terreni durante l’inverno sotto un velo d’acqua di risorgiva, la cui temperatura è costante tutto l’anno tra gli 8° e i 12°, si impediva il congelamento dei prati, che così potevano crescere anche durante l’inverno.

Ciò permetteva di ottenere da sei a dieci sfalci di fieno in più, essenziale per il nutrimento degli animali.

marcite di morimondo - foto fabrizio magri

Informazioni:

Dove si trova: Morimondo (MI)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Fabrizio Magri

NEWS

Fosson Morto

Quando Milano ebbe l’esigenza di proteggersi dalle incursioni del Barbarossa, i bastioni non erano sufficienti e così si decise di proteggere una zona più vasta attorno alla città con dei fossati colmi d’acqua.

Per rinforzare la cintura di questi canali a protezione di Milano, fu scavato anche il fossato che fu poi ribattezzato ‘Morto’.

Il nome “Fosson Morto” deriva quindi da una tragica battaglia avvenuta nell’ottobre del 1239, quando Federico II di Svevia mosse guerra a Milano.

Le truppe ghibelline imperiali si scontrarono violentemente con quelle milanesi e furono battute: nel fossato, prima svuotato dai ghibellini e poi inondato dai milanesi, si contarono centinaia di morti, da cui l’appellativo rimasto fino ad oggi.

Fosson Morto - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Cascina Molino dell’Ospedale, Morimondo (MI)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Conche sul Naviglio

Anche Leonardo da Vinci studiò le Conche sul Naviglio, capolavori di ingegneria idraulica che resistono da secoli alle intemperie e all’azione dell’acqua.

La prima conca – o chiusa – è stata costruita lungo il Naviglio di Bereguardo nel 1438.

È un sistema di paratoie che si aprono e si chiudono per permettere alle imbarcazioni di superare i dislivelli di un corso d’acqua, in salita o in discesa.

Lungo i 19 chilometri del Naviglio di Bereguardo, ad esempio, fu necessario realizzarne ben 12 per permettere ai barconi dell’epoca di superare un dislivello di 25 metri.

Alcune di queste chiuse, in particolare le parti in muratura, hanno resistito nei secoli, a testimonianza della perizia degli ingegneri dell’epoca.

Sono giunte fino a noi anche le originali bitte in pietra, dove i barconi venivano ancorati durante le manovre di superamento del dislivello.

Leonardo da Vinci – durante gli anni di permanenza a Milano – studiò le opere di ingegneria idraulica e si recò proprio sul Naviglio di Bereguardo per approfondire il funzionamento delle chiuse.

Queste informazioni gli furono probabilmente utili nella realizzazione dello studio della conca di San Marco a Milano, riportata nel Codice Atlantico.

Conche sul naviglio acqua - foto Fabrizio Magri

Informazioni:

Dove si trova: Naviglio di Bereguardo

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Fabrizio Magri

NEWS

Castello di Bereguardo

Il Castello di Bereguardo sorge imponente al centro dell’omonimo borgo il cui nome deriva dal francese «Bel-Regard» (“Bello Sguardo”), in omaggio alla lussureggiante natura che si ammira nella valle del Ticino.

Presumibilmente utilizzato come residenza estiva anziché come struttura militare, il castello risale al XIV secolo ed è interamente realizzato in laterizi a vista.

La pianta è quella tipica quadrata, ma si presenta con una insolita struttura a U, mancando un’intera ala.

Ancora visibili le tracce dell’antico ponte levatoio e del fossato che circondava il castello. Attualmente è sede del Comune di Bereguardo.

Castello di Bereguardo ponte - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Castello 17, Bereguardo (PV)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Cascina Morona

La Cascina Morona è stata donata nel 1681 da Giulio Cesare Secco d’Aragona alla Ca’ Granda, ed è una tipica cascina a corte lombarda.

La sua storia più recente si lega a Maddalena Carini, la prima donna miracolata a Lourdes, oggi serva di Dio.

Maddalena nacque nella Cascina Morona nel 1917 e dopo il miracolo avvenuto il 15 agosto 1948, decise di dedicare tutta la sua vita a diffondere il bene, sostenendo uomini e donne nel cammino verso la verità, la fede e la speranza in Dio.

“Anche quando ero ammalata avevo sempre cercato di realizzare questo compito, ma ora che mi potevo muovere, camminare, volevo che nessuno restasse senza il mio aiuto”.

Così ha fatto Maddalena Carini per il resto della sua vita attraverso la sua opera: la Fondazione Famiglia dell’Ave Maria, riconosciuta dalla Chiesa e diffusa in molte città italiane.

Maddalena morì il 26 gennaio 1998 in fama di santità. Non solo, quindi, fu una miracolata, ma anche un’autentica mistica, che visse sempre in unione profonda con Dio.

Il 4 settembre 2013 la Chiesa ha avviato la causa di beatificazione.

Cascina Morona interno - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Cascina Morona, Bereguardo (PV)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Cascina Fornace

Cascina Fornace è un bell’esempio di antica architettura rurale lombarda.

Il nome indica la funzione primitiva di questa cascina, di proprietà dell’Ospedale Maggiore di Milano (l’attuale Policlinico) già dalla metà del XVI secolo: una fornace per la produzione di tegole e mattoni da destinare alla costruzione o all’ampliamento delle proprietà della Ca’ Granda (il nome, che significa la “grande casa” dei milanesi, è il modo in cui veniva affettuosamente chiamato dalla popolazione l’antico Ospedale Maggiore della città).

Recentemente restaurata, oggi la Cascina Fornace ospita un’azienda agricola.

Nell’originario complesso gli spazi erano quelli di una piccola corte.

Nella prima metà dell’Ottocento cominciarono ad essere costruiti nuovi fabbricati lungo i quattro lati di una seconda corte quadrata, fino al margine della strada proveniente da Fallavecchia.

La mappa del catasto del lombardo veneto descrive tutte queste modifiche, raccontando una storia da non dimenticare.

Informazioni:

Dove si trova: Via G.D. Vittorio 1, Cusago (MI)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Bosco Maina

Il sentiero che si inoltra nel Bosco Maina tra olmi, salici e biancospini è facile, adatto anche ai bambini ed è una sollecitazione continua di tutti i sensi.

Una vegetazione rigogliosa riempie lo sguardo e tutto è in equilibrio: persino gli alberi morti – che diventano nidi o palestre di allenamento per i picchi – hanno una loro funzione.

Nella parte più fitta del bosco si possono ammirare farnie, olmi, viburni e biancospini. Nel tratto più aperto, invece, trionfano salici, pioppi e rosa canina.

Il sentiero conduce al fiume e, lungo il percorso, non manca lo spettacolo di lanche, risorgive, rami secondari, fontanili.

Prendevi un po’ di tempo per il birdwatching mentre camminate: il Bosco Maina è pieno di sorprese.

Bosco Maina mucche - Oasi Ca' Granda

Informazioni:

Dove si trova: Via Adige, Motta Visconti (MI)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Oasi Ca’ Granda

NEWS

Borgo di Morimondo

Morimondo è uno dei borghi più belli d’Italia, un museo medievale a cielo aperto.

Solo percorrere le sue vie pavimentate con i ciottoli di fiume (la tradizionale rizzata) e dominate dalle tipiche case in mattone rosso lombardo è come fare un viaggio nel tempo.

L’atmosfera medievale, la natura della valle del Ticino che lo abbraccia e, naturalmente, la straordinaria abbazia, sono i meriti che hanno valso a Morimondo il titolo di borgo tra i più belli d’Italia. Ma non solo.

Questo antico abitato testimonia anche la preziosa tradizione agricola e spirituale dei monaci cistercensi che, nel 1134, arrivarono in queste terre dalla francese Morimond, diocesi di Langres, nella Champagne.

Il monastero, le vicine cascine, le risaie e le marcite, raccontano una vita consacrata al Cielo e alla terra.

Gli attuali 450 abitanti del borgo sono fieri custodi di questo patrimonio, continuando a conservarne la fedeltà alle origini.

Feste nel Borgo di Morimondo

Ogni anno il borgo si riempie di visitatori, soprattutto in occasione delle celebrazioni storiche:

  • la Festa del latte (aprile);
  • la Trecentesca (maggio);
  • la Festa del forno antico e del pane (settembre);
  • la Festa contadina (ottobre).

Informazioni:

Dove si trova: Morimondo (MI)

Newsletter

Per ricevere aggiornamenti sugli eventi dell’Oasi Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.

Photo Credit: Fondazione Abbatia Sancte Marie De Murimundo

NEWS