Siamo partiti alcuni anni fa con un progetto molto ambizioso accompagnati dallo slogan “La natura si fa strada”. L’idea era quella di dare spazio alla natura dove era ormai fragilissima o del tutto scomparsa e, passo dopo passo, farle riconquistare lo spazio perduto.
Con un’alleanza di molti partner, dai parchi all’università, Fondazione Patrimonio Ca’ Granda ha lavorato per ricreare le connessioni ecologiche, le “vie di collegamento” della natura, indispensabili alla sopravvivenza di animali, piante ed al funzionamento degli ecosistemi e dei servizi che ci forniscono.
Nella nostra regione, la Lombardia, abbiamo due imponenti corridoi ecologici che sono i fiumi Adda e Ticino, ma la natura ha bisogno di espandersi anche oltre i confini delle aree protette, ovunque sia possibile.
Così, ambienti degradati e poveri di vegetazione e biodiversità sono tornati vitali: i piccoli corsi d’acqua irrigui si sono arricchiti di piante e popolati di rane, i bordi dei campi coltivati delle nostre campagne sono fioriti per una miriade di impollinatori, nelle risaie allagate in primavera hanno sostato gli uccelli migratori.
Per scoprire come “la natura si è fatta strada”, le azioni, i luoghi, le persone che si sono impegnate per realizzare il progetto Rete Ecologica Ca’ Granda, guarda il webinar con tutti gli interventi del progetto.
Il progetto Rete Ecologica Ca’ Granda è stato realizzato con Parco Lombardo della Valle del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Dipartimento di Studi Urbani – Politecnico di Milano, Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, Agenzia Interregionale per il fiume Po, Parco Regionale dell’Adda Sud, Consorzio di Bonifica Bassa Muzza Lodigiana.
Con il sostegno di
Mi occupo di ambiente e turismo sostenibile da molto tempo, amo la natura da sempre e sono convinta che il nostro territorio possa essere riscoperto e vissuto a partire proprio dai bellissimi luoghi che ci sono più vicini. Lavoro nell’ufficio Programmazione e Sviluppo della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.