Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2024, che si chiude con un utile netto di € 1.721.116, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Si tratta del miglior risultato dalla costituzione della Fondazione.
Il risultato economico non è un fine, ma il mezzo che rende possibile la missione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda: sostenere i progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e valorizzazione dei beni culturali del Policlinico di Milano. La Fondazione trae infatti le risorse proprio dalla gestione, rigorosa e orientata al bene comune, del patrimonio agricolo che l’Ospedale ha voluto conferirle appositamente in usufrutto.
Custodire un patrimonio non significa solo conservarlo, ma renderlo generativo. È questa la chiave con cui la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda interpreta la propria missione: trasformare un’eredità secolare in una fonte viva, capace di produrre valore duraturo per il benessere delle persone, degli animali e dell’ambiente, secondo il principio One Health.
Alla luce di questo risultato, è stato deliberato un nuovo contributo record di € 1,7 milioni, con un incremento del 13% rispetto al 2023.
«Attraverso una gestione responsabile e stabile nel tempo, la Fondazione riesce a generare risorse significative per il Policlinico, sostenendo interventi che hanno ricadute concrete sulla qualità della cura e sull’evoluzione della ricerca», ha dichiarato Marco Giachetti, Presidente della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e del Policlinico di Milano.
Nel corso del 2024, il contributo precedente di € 1,5 milioni è stato destinato dall’Ospedale ai seguenti progetti:
• creazione di un nuovo Centro di Ricerca Biomedica Integrata con laboratori avanzati e core facilities centralizzate;
• riqualificazione degli spazi del nuovo Pronto Soccorso, con attenzione al comfort dei pazienti.
Negli ultimi dieci anni l’utile netto è cresciuto del 134%, con un tasso medio annuo del 9,9%.
Complessivamente, dal 2015 a oggi, la Fondazione ha destinato al Policlinico € 7,9 milioni e ha gestito alienazioni per € 26,5 milioni.
«In un contesto di crisi climatica, instabilità economica e pressione sulla sanità pubblica, la Fondazione dimostra che è possibile rigenerare il patrimonio storico in chiave moderna e sostenibile, restituendo alla collettività risorse economiche e ambientali per la salute dell’uomo e del pianeta. Senza retorica, ma con progetti e impatti concreti e misurabili», ha commentato Achille Lanzarini, Direttore Generale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
Nel 2024, la Fondazione ha ottenuto per il secondo anno consecutivo il rating ESG AA, con un punteggio di 90/100, rilasciato da un valutatore indipendente.
Principali interventi 2024:
• AcquaLife Ca’ Granda: rifacimento di canali, recupero di risorse idriche, installazione di sensori per il monitoraggio e sviluppo di un sistema decisionale basato su dati ambientali;
• Accademia Ca’ Granda: formazione per 120 agricoltori da 89 comuni;
• Progetto filiera: 591.420 confezioni di riso, latte BIO e yogurt BIO vendute a marchio Ca’ Granda;
• Ca’ Granda Outdoor: 70 eventi con 2.307 partecipanti;
• Ca’ Granda 4Kids: programma trimestrale con laboratori in cascina per 70 bambini;
• Fund Raising: € 201.304 raccolti per progetti ambientali, didattici e formativi.
Per il terzo anno consecutivo, la Fondazione ha ottenuto la certificazione Great Place to Work®, riservata alle organizzazioni con un alto livello di benessere organizzativo e coesione interna.
Il nostro impegno è, prima di tutto, un atto di responsabilità: verso chi ci ha lasciato un patrimonio da custodire, verso chi oggi lo valorizza con competenza e rigore, e verso chi verrà, a cui vogliamo consegnarlo più ricco e più vivo.
Bambini curiosi della natura e creativi! Sono loro i protagonisti del progetto di educazione ambientale Ca’ Granda 4KIDS in cui la natura è un mondo da scoprire ma anche un’occasione per collaborare, divertirsi e attivarsi.
Il progetto coinvolge, per il secondo anno, alcune classi della scuola primaria La Zolla di Milano, accompagnando insegnanti ed alunni nell’esplorazione della campagna che circonda la città e degli agroecosistemi che sono costellati di habitat ricchi di specie di uccelli, anfibi e insetti.
Il progetto propone un percorso di formazione per le insegnanti guidate da educatori esperti, laboratori didattici a scuola per i bambini e uscite in campo per conoscere gli ambienti e la biodiversità che ospitano, attraverso 3 linguaggi particolari:
artistico
scientifico
sensoriale
Al centro c’è sempre l’attenzione all’esperienza diretta, al fare per capire, e questo vale sia per la formazione insegnanti che per le attività con gli alunni.
L’approccio è attivo e partecipato e si traduce in un accompagnamento che punta a stimolare l’espressione della creatività, far nascere curiosità e domande, sviluppare il pensiero critico.
Le insegnanti in particolare, con l’obiettivo di acquisire conoscenze e strumenti da mettere a frutto anche in autonomia in futuro, sono invitate a progettare i possibili sviluppi del percorso avviato, diventando parte attiva del processo educativo e di apprendimento e costruendo nuovi percorsi didattici per le proprie classi.
Fondazione Patrimonio Ca’ Granda promuove l’educazione ambientale attraverso progetti rivolti alle scuole per scoprire la natura del nostro territorio e mettendo a disposizione le campagne, i boschi e le fattorie didattiche del suo patrimonio rurale.
Nelle terre della Ca’ Granda crescono ortaggi e frutta di ogni genere che vengono utilizzati per le preparazioni dei piatti genuini serviti negli agriturismi o destinati alla vendita diretta al pubblico.
Dai frutteti agli orti, le campagne danno i loro frutti tutto l’anno: è proprio questo il bello di coltivare la varietà perché permette di portare in tavola prodotti freschi in ogni stagione.
Coltivazione di fragole alla Cascina Caiella – Foto: Noemi Boccasile
I prodotti a km zero mantengono inalterati i principi nutrizionali perché non affrontano le lunghe fasi di conservazione o di refrigerazione che ne compromettono le proprietà.
La scelta di acquistare prodotti dai coltivatori diretti, ortaggi freschi e frutta di stagione, ha tanti risvolti positivi perché non solo fa bene alla nostra salute, ma riduce l’impatto sull’ambiente della filiera produttiva.
Naviglio di Bereguardo – Foto: Cristina Rozzoni
Magici asparagi
A primavera tra “i primi arrivi” nell’orto ci sono gli asparagi. Crescono in campo aperto e in pieno sole e sono pronti per la raccolta già ad aprile.
Hanno proprietà nutrizionali incredibili: ricchi di fibre, vitamine, antiossidanti, contrastano l’ipertensione, favoriscono la memoria e la concentrazione, aiutano l’organismo a depurarsi e rafforzano il sistema immunitario, insomma, sono un vero alleato per la nostra salute.
Asparagi verdi in campo
Meglio consumarli freschi, magari appena raccolti e si può fare anche nelle nostre campagne, poco fuori città.
Alla Cascina Caiella se ne coltivano due varietà: quello verde e quello viola di Albenga.
In campagna c’è spazio anche per la natura. Tra i campi coltivati si trovano una miriade di habitat preziosi per la biodiversità come prati stabili, siepi e bordure fiorite, filari di alberi ma anche i frutteti e gli orti attraggono moltissimi insetti impollinatori.
Farfalle, bombi e api sono alla costante ricerca di polline e nettare e viaggiando tra i campi svolgono la funzione chiave dell’impollinazione che permette di avere pomodori, peperoni, melanzane, mele, cachi e ciliegie.
Bombo su un fiore di zucchina alla Cascina Caiella – Foto: Denise Prandini
2.000 mq di verde e 100 nuovi alberi al posto di 3.000 mq di asfalto: è così che il progetto Green on the Ground riporta la natura nel cuore della città. Firmato dallo studio LAND, guidato dall’architetto paesaggista Andreas Kipar, il progetto verrà realizzato nel Policlinico di Milano grazie al finanziamento della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda che mette a frutto le risorse generate dalla valorizzazione del più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia, affidatole dall’Ospedale.
Il progetto ha messo le sue prime radici il 25 marzo 2025, in occasione della tradizionale Festa del Perdono. È la dimostrazione concreta di un modello di sostenibilità fondato sulla gestione responsabile di un patrimonio collettivo: oltre 8.500 ettari di terreni agricoli, donati nei secoli dai cittadini all’Ospedale Maggiore, oggi valorizzati dalla Fondazione per sostenere l’Ospedale e generare valore per l’ambiente, la salute e la comunità.
Dalla terra alla città: una circolarità che fa la differenza
Una nuova visione per la cura, tra natura e benessere
Con Green on the Ground la natura torna protagonista negli spazi urbani e ospedalieri: oltre alla piantumazione di alberi e alla depavimentazione a favore di materiali drenanti – con impatti concreti su microclima, biodiversità e qualità della vita – verranno ridisegnati i percorsi interni per migliorare l’accessibilità e il benessere.
Curare la terra, prendersi cura delle persone
La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda continua la sua missione, fedele a una storia di generosità lunga sei secoli. Una storia che guarda al futuro, con radici ben piantate nella terra e nel bene comune.
Dopo il Latte e il Riso, lo Yogurt BIO Ca’ Granda il terzo prodotto di qualità, attento al benessere della natura e delle persone.
Disponibile nei punti vendita Esselunga di Milano e provincia nelle varianti Bianco, Bianco Magro, Albicocca e Mirtillo è realizzato con latte biologico proveniente dalle antiche cascine della Ca’ Granda in provincia di Lodi: 100% italiano.
L’esperienza dell’assaggio di questo yogurt è straordinaria, con la particolarità dei gusti mirtillo e albicocca dove la composta di frutta non miscelata crea un sfumatura di colore unica per il gusto, ma anche per la vista.
Lo Yogurt BIO Ca’ Granda è prodotto e commercializzato – nel vasetto di vetro amico dell’ambiente – da Carioni Food di Crema (CR).
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Nella natura stiamo bene perché è un luogo che ci infonde serenità, che cattura tutti nostri sensi e stimola la nostra curiosità, in cui non solo ammiriamo i paesaggi o osserviamo gli animali, ma in cui riprendiamo contatto con l’ambiente che ci circonda e di cui ci dimentichiamo quando siamo rapiti dai ritmi frenetici della nostra quotidianità.
La natura delle terre della Ca’ Granda è anche un’occasione straordinaria di conoscenza e di esperienze indimenticabili, per i grandi ma soprattutto per i piccoli.
Imparare a conoscere e ad amare l’ambiente che ci circonda, quello più vicino delle nostre campagne o dei parchi periurbani, ma anche quello più distante e selvatico delle aree protette, è un’esperienza importante e formativa.
Le aree protette ad esempio sono dei veri e propri “musei della natura” come il Parco Lombardo della Valle del Ticino che propone itinerari, visite guidate ed esperienze davvero “immersive” in cui conoscerete habitat e specie non solo con la vista ma con l’udito, l’olfatto e naturalmente il cuore!
Fattorie didattiche vicino Milano
Per i bambini poi ci sono le fattorie didattiche a pochi km da Milano in cui si fa scuola tutto l’anno!
La Cascina Caiella di Casorate Primo (PV) e la Cascina Selva di Ozzero (MI) ospitano centinaia di bambini nel corso dell’anno scolastico per vivere la campagna e apprendere con laboratori di panificazione o per raccogliere le fragole nell’orto e con moltissime altre attività che stimolano la loro creatività e il desiderio di scoperta e conoscenza: si aiuta così a far nascere in loro un legame e una sensibilità verso la natura che li porterà a diventare degli adulti attenti e responsabili.
E d’estate, quando boschi e campi esplodono di vita, per i bambini ci sono i campus che partono appena termina la scuola.
Si va in fattoria la mattina e si trascorre l’intera giornate tra giochi, scoperte e avventure, insieme agli agricoltori, agli educatori e soprattutto in compagnia di tanti nuovi amici, umani e animali!
Le settimane estive si colorano di verde alla Cascina Montalbano di Opera (MI), dove si gioca col fieno e si scoprono tutti i segreti della stalla e del latte, si esplorano i boschi e i micro-habitat che attorno alla fattoria ospitano un’incredibile biodiversità.
Al Summer Farm Camp della Cascina Battivacco si lavora tutti insieme nell’orto e si va alla scoperta del popolo delle risaie, dalle rane caciarone alle vivaci gallinelle d’acqua!
E durante le “missioni in campo” si raccolgono piccoli materiali per creare poi grandi opere d’arte naturale!
Un’attività importante per raccogliere informazioni preziose ai fini della conservazione della biodiversità, dati sulla salute degli ecosistemi e sugli effetti dei cambiamenti ambientali, che continuerà anche nel 2025.
Negli scorsi mesi sui social abbiamo raccontato di tanti incontri interessanti e oggi, i risultati di questo lungo lavoro, costituiscono soprattutto un punto di partenza perché ci permettono di pianificare azioni di conservazione mirate e migliorare la gestione degli habitat naturali.
Nuovi arrivi dopo gli interventi a favore della natura
Una grande area umida creata recentemente a Milano è già un luogo di attrazione straordinario per gli uccelli con oltre 70 specie censite tra cui il Falco di palude, il Martin pescatore, la Cicogna bianca e il Piro piro boschereccio.
Cicogna bianca – Foto: Giovanni Colombo
Spostandoci più a sud, a Locate Triulzi, è stata individuata una delle più grandi colonie di Cavaliere d’Italia del nord Lombardia con ben 45 individui, che qui trovano un ambiente vario fatto di risaie e nuove aree piantumate con siepi e arbusti.
Area umida – Foto: Giovanni Colombo
A Fallavecchia (Morimondo), l’area umida riqualificata qualche anno fa, oggi ha un canneto rigoglioso in cui trovano un habitat ideale le cannaiole e moltissime specie di libellule, farfalle e anfibi come rospi e raganelle.
Rospo smeraldino – Foto: Giovanni Colombo
A Rozzano, dove sono state piantumate varietà arboree e arbustive è stata osservata l’Averla piccola, una specie migratrice e protetta che ci rende ottimisti sul fatto che, con la crescita della vegetazione, aumenteranno le specie che si insedieranno o frequenteranno questi ambienti.
L’importanza di creare nuovi habitat
La causa principale del declino di tante specie è la perdita del loro habitat, per questo recuperare o ricreare ambienti in cui dare spazio alla natura è così importante.
La campagna, alternando a campi coltivati a spazi con vegetazione rada di arbusti e cespugli, siepi e bordure fiorite, prati non sfalciati e marcite è preziosa non solo per moltissimi uccelli, ma anche per gli insetti impollinatori, tra cui le farfalle.
Anche la scelta di coltivare alcune varietà di piante può aiutare la biodiversità come, ad esempio, le leguminose utilizzate come foraggio per i bovini da latte. Per Polyommatus icarus, una farfalla della famiglia dei Licenidi, il ginestrino costituisce una vera e propria “pianta nutrice”: l’insetto adulto vi depone le uova e poi, della stessa pianta, si nutrono le larve.
Icaro – Foto: Giovanni Colombo
Il nostro impegno continua come i nostri appuntamenti!
Curare la terra per curare le persone: da sei secoli il patrimonio della Ca’ Granda è destinato allo stesso scopo.
Sarebbe sufficiente questa sintesi di mission della Fondazione italiana che valorizza il più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia donato fin dal 1456 all’Ospedale Maggiore di Milano, oggi Policlinico, per comprendere le motivazioni e l’importanza della partnership con Bureau Veritas Nexta che ha svolto per la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda il compito di advisory finalizzato all’analisi degli impatti ambientali delle cascine di produzione (risiera e latteria) e alla definizione di strategie di mitigazione per le cascine partner.
La Fondazione sostiene i progetti del Policlinico di Milano legati alla ricerca scientifica, all’umanizzazione delle cure e alla tutela dei beni culturali, traendo le risorse dalla valorizzazione del patrimonio rurale conferitole dall’Ospedale.
La Fondazione tutela e valorizza il proprio patrimonio agricolo, naturale e culturale, con particolare riferimento alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale e alla fruizione territoriale, specie nelle filiere delle coltivazioni risicole e dell’attività zootecnica da latte. E lo fa creando risorse che alimentano la ricerca e il miglioramento dei servizi nel campo della sanità.
Per Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, Bureau Veritas si è impegnata nell’Obiettivo del progetto: fornire strategie di mitigazione degli impatti ambientali da trasmettere alle cascine partner, promuovendo la consapevolezza in tema di sostenibilità e favorendo lo sviluppo di programmi per il miglioramento delle prestazioni ambientali delle cascine attraverso la consultazione di letteratura e banche dati, nonché sopralluoghi presso alcune cascine partner.
Questo processo ha portato alla proposta di una roadmap con strategie di mitigazione e miglioramento.
Da un’analisi della letteratura scientifica, sono state selezionate alcune best practice di sostenibilità nel settore agricolo, essenziali per ridurre le emissioni, diminuire l’inquinamento del suolo e dell’acqua, promuovere il benessere animale e rappresentare un investimento vantaggioso per gli agricoltori.
L’11 dicembre 2024 si è tenuto il webinar “Le sfide ESG in agricoltura” organizzato da Bureau Veritas Nexta in collaborazione con Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
Durante l’incontro formativo, il Direttore Generale della Fondazione, Achille Lanzarini, ha sottolineato l’importanza di affiancare gli imprenditori agricoli nella transizione verso un’agricoltura sempre più sostenibile, capace di valorizzare il capitale naturale, culturale e sociale dei terreni affidati. “Il bene terra è il più prezioso che ci è stato lasciato in eredità, e la nostra responsabilità è quella di preservarlo e arricchirlo per le generazioni future”, ha dichiarato nel webinar moderato da Stefano Fontana, National Market Leader – Food, Bureau Veritas Italia.
L’evento ha permesso di approfondire i risultati dello studio condotto da Bureau Veritas Nexta coordinato da Katia Zavaglia, Climate Change & Sustainability Services Manager di Bureau Veritas Nexta, sugli impatti ambientali dei settori risicolo e zootecnico delle cascine valorizzate da Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, evidenziando le opportunità per migliorare le performance ESG e definendo una roadmap di azioni concrete:
Analisi della qualità dei suoli: sono stati monitorati oltre 6.500 ettari di terreni, evidenziando un buon livello di sostanza organica (3% in media) e fornendo agli agricoltori dati utili per migliorare le pratiche agricole.
Rete irrigua intelligente: una rete irrigua di 200 km di canali è stata dotata di sensori per ottimizzare l’uso dell’acqua a livello di singole aziende agricole.
Habitat e biodiversità: grazie alla rinaturalizzazione di 160.000 mq di territorio, sono stati creati nuovi habitat naturali per favorire la rigenerazione del suolo e l’aumento della biodiversità, consentendo all’ambiente di ostacolare la presenza di specie nocive per l’agricoltura.
Formazione e consapevolezza: attraverso i corsi gratuiti dell’Accademia Ca’ Granda la Fondazione promuove una cultura agricola innovativa per offrire ad agricoltori e allevatori gli strumenti per affrontare le sfide di sostenibilità del settore.
“Le sfide ESG in agricoltura” è il titolo del webinar organizzato da Bureau Veritas Nexta in collaborazione con Fondazione Patrimonio Ca’ Granda per esplorare strategie di mitigazione degli impatti ambientali e sociali nella gestione del più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia, donato al Policlinico di Milano fin dal 1456.
Un dialogo tra territorio e sostenibilità
Durante l’incontro formativo, il Direttore Generale della Fondazione, Achille Lanzarini, ha sottolineato l’importanza di affiancare gli imprenditori agricoli nella transizione verso un’agricoltura sempre più sostenibile, capace di valorizzare il capitale naturale, culturale e sociale dei terreni affidati. “Il bene terra è il più prezioso che ci è stato lasciato in eredità, e la nostra responsabilità è quella di preservarlo e arricchirlo per le generazioni future”, ha dichiarato nel webinar moderato da Stefano Fontana, National Market Leader – Food, Bureau Veritas Italia
Dati e progetti presentati
L’evento ha permesso di approfondire i risultati dello studio condotto da Bureau Veritas Nexta coordinato da Katia Zavaglia, Climate Change & Sustainability Services Manager di Bureau Veritas Nexta, sugli impatti ambientali dei settori risicolo e zootecnico delle cascine valorizzate da Fondazione Patrimonio Ca’ Granda, evidenziando le opportunità per migliorare le performance ESG e definendo una roadmap di azioni concrete.
Durante il webinar sono state anche presentate alcune delle iniziative intraprese in questi anni dalla Fondazione tra cui:
Analisi della qualità dei suoli: sono stati monitorati oltre 6.500 ettari di terreni, evidenziando un buon livello di sostanza organica (3% in media) e fornendo agli agricoltori dati utili per migliorare le pratiche agricole.
Rete irrigua intelligente: una rete di 100 km di canali è stata dotata di sensori per ottimizzare l’uso dell’acqua a livello di singole aziende agricole.
Habitat e biodiversità: grazie alla rinaturalizzazione di 160.000 mq di territorio, sono stati creati nuovi habitat naturali per favorire la rigenerazione del suolo e l’aumento della biodiversità, consentendo all’ambiente di ostacolare la presenza di specie nocive per l’agricoltura.
Formazione e consapevolezza: attraverso i corsi gratuiti dell’Accademia Ca’ Granda la Fondazione promuove una cultura agricola innovativa per offrire ad agricoltori e allevatori gli strumenti per affrontare le sfide di sostenibilità del settore.
Un messaggio di collaborazione
Il webinar si è concluso con un forte richiamo alla collaborazione tra tutti gli attori della filiera agricola. Come ha ricordato Lanzarini, “i problemi di un’azienda agricola sono problemi dell’intera filiera: lavorare insieme per ridurre gli impatti e valorizzare il territorio è una responsabilità condivisa”.
Un futuro sostenibile per il territorio
Le azioni presentate rappresentano un esempio concreto di come Fondazione Patrimonio Ca’ Granda si impegni per tutelare il patrimonio naturale e sociale, non solo a beneficio delle aziende agricole, ma anche per garantire un futuro più sostenibile per tutti.
Per la Giornata Nazionale degli Ospedali Storici, domenica 13 ottobre 2024, non perdere l’occasione di visitare l’Archivio Storico della Ca’ Granda. Potrai ammirare un vero gioiello della cultura e della storia milanese, tornato al suo antico splendore anche grazie ai finanziamenti di Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
La nostra missione infatti è sostenere l’Ospedale Policlinico di Milano non solo finanziando progetti di ricerca scientifica e umanizzazione degli spazi di cura, ma anche la tutela del suo patrimonio artistico e culturale rendendolo fruibile a tutti!
Nell’Archivio sono custodite 5000 cartelle di documenti antichi che raccontano la storia del più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia – donato fin dal 1456 all’antico Ospedale Maggiore di Milano, oggi Policlinico – che la nostra Fondazione valorizza per il bene di tutti.
Oltre all’Archivio Storico potrai ammirare la chiesa della Beata Vergine Annunciata e visitare i “Tesori della Ca” Granda”, un museo ricco di ritratti dei benefattori che ospita anche opere di autori celebri come Francesco Hayez e Giovanni Segantini, Mario Sironi o Carlo Carrà.
Scopri la storia della Ca’ Granda, una storia di bene che continua ancora oggi.