L’estate si avvicina ed è arrivato il momento tanto atteso dello spettacolo delle lucciole!
Nel weekend del 7-8 giugno Ca’ Granda Outdoor propone 3 escursioni notturne per osservare questi straordinari insetti da vicino e vivere l’emozione di un incontro che ha qualcosa di magico!
Comunicando tramite segnali luminosi, le lucciole hanno bisogno di luoghi bui e isolati, di ambienti naturali e di campagne: per questo motivo si possono ammirare solo allontanandosi dalle città, nei campi, sulle sponde di ruscelli, lungo i canali d’acqua e nel profondo di boschi silenziosi.
Nelle terre della Ca’ Granda questi ambienti esistono ancora e con loro le lucciole!
Quando cala il sole, all’imbrunire, ci si mette in cammino tra le cascine della Valle del Ticino e lungo il Naviglio di Bereguardo.
Ci si inoltra tra i campi coltivati e si raggiungono le aree più boscose, in un paesaggio suggestivo e nuovo perché la luce e i colori del giorno lasciano spazio ai profumi e ai suoni della notte.
La meta è l’incontro surreale con una miriade piccole luci vaganti!
Questi insetti comunicano tra loro grazie alla bioluminescenza e la loro danza nella notte è davvero incantevole.
Ma le lucciole sono anche degli importanti bioindicatori della salute dell’ambiente: la loro presenza indica un buono stato dell’ambiente e infatti, purtroppo, negli ultimi anni il loro numero è diminuito drammaticamente e incontrarle è sempre più difficile.
Nelle terre della Ca’ Granda ci si può ancora immergere nella natura e provare l’esperienza unica di “muoversi” tra le lucciole, ma l’avventura non finisce qui: si possono fare anche tanti altri incontri insoliti con gli animali notturni come volpi, gufi, ricci e, se si è fortunati, un tasso!
Un piatto semplice, buono e ricco di benefici per la salute: il risotto agli asparagi e zafferano, preparato con il Riso Ca’ Granda, è perfetto per portare in tavola tutto il sapore della primavera.
A guidarci nella preparazione è la dott.ssa Leda Roncoroni, biologa nutrizionista e ricercatrice, che ci accompagna passo dopo passo svelando anche tutte le preziose proprietà nutrizionali degli asparagi, un ortaggio stagionale dalle qualità straordinarie.
Risotto asparagi e zafferano, ingredienti per 4 persone
250 g di Riso Ca’ Granda
Asparagi freschi (varietà violetta)
1 bicchiere di vino bianco
Zafferano
Parmigiano
Burro
Cipolla
Olio extravergine d’oliva
Brodo vegetale
Procedimento:
Preparare il brodo vegetale e tenerlo caldo.
Tagliare gli asparagi separando le punte dal gambo e affettando la parte centrale a rondelle.
In una casseruola, soffriggere la cipolla con un filo d’olio EVO, aggiungere il Riso Ca’ Granda e farlo tostare.
Sfumare con il vino bianco, quindi iniziare ad aggiungere gradualmente il brodo caldo.
A metà cottura (dopo circa 8-9 minuti), aggiungere le rondelle di asparagi.
A 5 minuti dalla fine, unire le punte degli asparagi.
Quasi al termine, aggiungere lo zafferano sciolto in poco brodo, una noce di burro e una spolverata di parmigiano per la mantecatura.
Servire caldo, con un filo d’olio a crudo se gradito.
Perché il risotto agli asparagi e zafferano fa bene?
Gli asparagi sono ricchi di vitamine A, C, E, K, acido folico e asparagina, un aminoacido che favorisce la diuresi. Sono ottimi per regolare la pressione, rafforzare il sistema immunitario e aiutare la memoria e la concentrazione. Inoltre, sono ricchi di fibre e poveri di calorie, ideali in una dieta sana ed equilibrata.
E il Riso Ca’ Granda?
È coltivato nelle terre valorizzate della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda con metodi rispettosi dell’ambiente, nel solco della filiera agroalimentare sostenibile che valorizza il più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia, portando risorse concrete all’Ospedale Policlinico di Milano.
Un piatto buono, sano e sostenibile: dalla terra alla tavola, per il bene di tutti.
Siamo orgogliosi di annunciare che il nostro progetto Ca’ Granda Outdoor è stato selezionato come buona pratica territoriale per un’Italia più sostenibile dall’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
Un importante riconoscimento che certifica l’impegno della nostra Fondazione per la costruzione di un modello di sostenibilità integrale, reso possibile attraverso la cura e la valorizzazione del patrimonio agroambientale donato fin dal 1456 all’Ospedale Policlinico di Milano.
Il progetto è stato inserito nella pubblicazione nazionale “Le buone pratiche dei territori 2024/2025“, presentata il 13 maggio 2025 a Venezia, durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Il volume raccoglie una selezione di iniziative virtuose capaci di coniugare sviluppo locale e obiettivi dell’Agenda 2030, rappresentando un’Italia attiva, spesso poco visibile, ma profondamente innovativa.
Il progetto Ca’ Granda Outdoor è stato associato in particolare all’SDG 11 “Città e comunità sostenibili”.
Nella motivazione del riconoscimento si legge che il progetto di Fondazione Patrimonio Ca’ Granda “ha costruito una proposta di fruizione sostenibile del territorio attraverso la messa a sistema dell’offerta degli operatori locali e delle risorse naturali e culturali del territorio. Ha definito nuovi itinerari da percorrere a piedi o in bici, presentato un catalogo di attività ed esperienze da vivere e costruito e promosso un calendario di eventi che si rinnova stagionalmente e presenta tutte/le principali iniziative sul territorio. Enti locali e di promozione territoriale sono stati coinvolti in un’attività di analisi dei territori, gli operatori del territorio nell’attività di co-progettazione”.
Tra gli impatti positivi evidenziati nel rapporto vi sono la “diffusione della conoscenza del territorio, l’incentivazione di una fruizione sostenibile e di prossimità, la promozione di una offerta di qualità (es. botteghe a km 0, eventi legati alla storia/cultura del territorio, escursioni guidate in natura), la costruzione di una rete locale di operatori”.
Il progetto, si legge ancora nella scheda del rapporto, “ha realizzato un portale dedicato e un’app con 10 itinerari originali e che presenta sezioni dedicate alla scoperta dei territori della Ca’ Granda attraverso esperienze in natura, visite culturali, enogastronomia e un calendario rinnovato stagionalmente con eventi diffusi da marzo a novembre. L’azione di coordinamento e capacity building degli operatori locali svolta dalla FPCG stimola iniziative comuni e collaborazioni. L’attività di comunicazione e promozione riguarda circa 60 eventi nel 2024 ed essendo coordinata permette maggiore incisività con crescita della visibilità e della partecipazione”.
Questo riconoscimento nazionale rappresenta per noi uno stimolo prezioso a proseguire lungo un percorso che coniuga storia e futuro, trasformando un’eredità secolare in un motore generativo di valore ambientale, sociale e culturale.
Il riso è il prodotto principe delle terre della Ca’ Granda. Un cereale ricco di qualità, nutriente e digeribile.
Il riso, in particolare quello integrale, è un alimento funzionale: oltre a fornirci energia ci “cura” sostenendo il sistema immunitario e quello cardiocircolatorio, riduce l’infiammazione, migliora il metabolismo, aiuta a combattere stress e stanchezza.
Per questo non deve mancare nella nostra dieta!
Riso grezzo alla Cascina Trichera – Foto: Irma Piccitto
Tanti colori tante proprietà
Le varietà di riso sono moltissime, dal bianco al rosso, al nero, carnaroli, arborio, baldo e vialone e così le proprietà, tutte salutari, che li caratterizzano. L’integrale più ricco di fibre, il bianco più leggero e digeribile.
Le varietà integrali hanno un basso indice glicemico e sono quindi particolarmente indicate per i diabetici e chi segue una dieta ipocalorica.
Risaia alla Cascina Battivacco- Foto: Francesca Binda
Il riso è servito
Se il piatto per eccellenza è il risotto, ci sono altri mille modi per portare in tavola questo prodotto in modi sempre diversi e appetitosi.
Scegliere un riso locale è possibile perché Milano è circondata da risaie come quelle che si trovano nelle terre della Ca’ Granda da cui proviene il Riso Ca’ Granda, un Carnaroli di altissima qualità della filiera corta Ca’ Granda coltivato alla Cascina Battivacco.
La coltivazione del riso è una tradizione del nostro territorio e dà vita a paesaggi bellissimi e ricchi di biodiversità.
Soprattutto in primavera le risaie sono di un verde brillante e frequentate da uccelli e insetti impollinatori: libellule e farfalle, aironi e garzette.
Fare sport o semplicemente passeggiare lungo le strade bianche che attraversano la campagna regala una parentesi di benessere psicofisico e riserva incontri sorprendenti!
Risaia allagata a Morimondo – Foto: Gaia Farinelli
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2024, che si chiude con un utile netto di € 1.721.116, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Si tratta del miglior risultato dalla costituzione della Fondazione.
Il risultato economico non è un fine, ma il mezzo che rende possibile la missione della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda: sostenere i progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e valorizzazione dei beni culturali del Policlinico di Milano. La Fondazione trae infatti le risorse proprio dalla gestione, rigorosa e orientata al bene comune, del patrimonio agricolo che l’Ospedale ha voluto conferirle appositamente in usufrutto.
Custodire un patrimonio non significa solo conservarlo, ma renderlo generativo. È questa la chiave con cui la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda interpreta la propria missione: trasformare un’eredità secolare in una fonte viva, capace di produrre valore duraturo per il benessere delle persone, degli animali e dell’ambiente, secondo il principio One Health.
Alla luce di questo risultato, è stato deliberato un nuovo contributo record di € 1,7 milioni, con un incremento del 13% rispetto al 2023.
«Attraverso una gestione responsabile e stabile nel tempo, la Fondazione riesce a generare risorse significative per il Policlinico, sostenendo interventi che hanno ricadute concrete sulla qualità della cura e sull’evoluzione della ricerca», ha dichiarato Marco Giachetti, Presidente della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e del Policlinico di Milano.
• creazione di un nuovo Centro di Ricerca Biomedica Integrata con laboratori avanzati e core facilities centralizzate;
• riqualificazione degli spazi del nuovo Pronto Soccorso, con attenzione al comfort dei pazienti.
Negli ultimi dieci anni l’utile netto è cresciuto del 134%, con un tasso medio annuo del 9,9%.
Complessivamente, dal 2015 a oggi, la Fondazione ha destinato al Policlinico € 7,9 milioni e ha gestito alienazioni per € 26,5 milioni.
«In un contesto di crisi climatica, instabilità economica e pressione sulla sanità pubblica, la Fondazione dimostra che è possibile rigenerare il patrimonio storico in chiave moderna e sostenibile, restituendo alla collettività risorse economiche e ambientali per la salute dell’uomo e del pianeta. Senza retorica, ma con progetti e impatti concreti e misurabili», ha commentato Achille Lanzarini, Direttore Generale della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
• AcquaLife Ca’ Granda: rifacimento di canali, recupero di risorse idriche, installazione di sensori per il monitoraggio e sviluppo di un sistema decisionale basato su dati ambientali;
• Accademia Ca’ Granda: formazione per 120 agricoltori da 89 comuni;
• Progetto filiera: 591.420 confezioni di riso, latte BIO e yogurt BIO vendute a marchio Ca’ Granda;
• Ca’ Granda Outdoor: 70 eventi con 2.307 partecipanti;
• Ca’ Granda 4Kids: programma trimestrale con laboratori in cascina per 70 bambini;
• Fund Raising: € 201.304 raccolti per progetti ambientali, didattici e formativi.
Per il terzo anno consecutivo, la Fondazione ha ottenuto la certificazione Great Place to Work®, riservata alle organizzazioni con un alto livello di benessere organizzativo e coesione interna.
Il nostro impegno è, prima di tutto, un atto di responsabilità: verso chi ci ha lasciato un patrimonio da custodire, verso chi oggi lo valorizza con competenza e rigore, e verso chi verrà, a cui vogliamo consegnarlo più ricco e più vivo.
Bambini curiosi della natura e creativi! Sono loro i protagonisti del progetto di educazione ambientale Ca’ Granda 4KIDS in cui la natura è un mondo da scoprire ma anche un’occasione per collaborare, divertirsi e attivarsi.
Il progetto coinvolge, per il secondo anno, alcune classi della scuola primaria La Zolla di Milano, accompagnando insegnanti ed alunni nell’esplorazione della campagna che circonda la città e degli agroecosistemi che sono costellati di habitat ricchi di specie di uccelli, anfibi e insetti.
Il progetto propone un percorso di formazione per le insegnanti guidate da educatori esperti, laboratori didattici a scuola per i bambini e uscite in campo per conoscere gli ambienti e la biodiversità che ospitano, attraverso 3 linguaggi particolari:
artistico
scientifico
sensoriale
Al centro c’è sempre l’attenzione all’esperienza diretta, al fare per capire, e questo vale sia per la formazione insegnanti che per le attività con gli alunni.
L’approccio è attivo e partecipato e si traduce in un accompagnamento che punta a stimolare l’espressione della creatività, far nascere curiosità e domande, sviluppare il pensiero critico.
Le insegnanti in particolare, con l’obiettivo di acquisire conoscenze e strumenti da mettere a frutto anche in autonomia in futuro, sono invitate a progettare i possibili sviluppi del percorso avviato, diventando parte attiva del processo educativo e di apprendimento e costruendo nuovi percorsi didattici per le proprie classi.
Fondazione Patrimonio Ca’ Granda promuove l’educazione ambientale attraverso progetti rivolti alle scuole per scoprire la natura del nostro territorio e mettendo a disposizione le campagne, i boschi e le fattorie didattiche del suo patrimonio rurale.
Nelle terre della Ca’ Granda crescono ortaggi e frutta di ogni genere che vengono utilizzati per le preparazioni dei piatti genuini serviti negli agriturismi o destinati alla vendita diretta al pubblico.
Dai frutteti agli orti, le campagne danno i loro frutti tutto l’anno: è proprio questo il bello di coltivare la varietà perché permette di portare in tavola prodotti freschi in ogni stagione.
Coltivazione di fragole alla Cascina Caiella – Foto: Noemi Boccasile
I prodotti a km zero mantengono inalterati i principi nutrizionali perché non affrontano le lunghe fasi di conservazione o di refrigerazione che ne compromettono le proprietà.
La scelta di acquistare prodotti dai coltivatori diretti, ortaggi freschi e frutta di stagione, ha tanti risvolti positivi perché non solo fa bene alla nostra salute, ma riduce l’impatto sull’ambiente della filiera produttiva.
Naviglio di Bereguardo – Foto: Cristina Rozzoni
Magici asparagi
A primavera tra “i primi arrivi” nell’orto ci sono gli asparagi. Crescono in campo aperto e in pieno sole e sono pronti per la raccolta già ad aprile.
Hanno proprietà nutrizionali incredibili: ricchi di fibre, vitamine, antiossidanti, contrastano l’ipertensione, favoriscono la memoria e la concentrazione, aiutano l’organismo a depurarsi e rafforzano il sistema immunitario, insomma, sono un vero alleato per la nostra salute.
Asparagi verdi in campo
Meglio consumarli freschi, magari appena raccolti e si può fare anche nelle nostre campagne, poco fuori città.
Alla Cascina Caiella se ne coltivano due varietà: quello verde e quello viola di Albenga.
In campagna c’è spazio anche per la natura. Tra i campi coltivati si trovano una miriade di habitat preziosi per la biodiversità come prati stabili, siepi e bordure fiorite, filari di alberi ma anche i frutteti e gli orti attraggono moltissimi insetti impollinatori.
Farfalle, bombi e api sono alla costante ricerca di polline e nettare e viaggiando tra i campi svolgono la funzione chiave dell’impollinazione che permette di avere pomodori, peperoni, melanzane, mele, cachi e ciliegie.
Bombo su un fiore di zucchina alla Cascina Caiella – Foto: Denise Prandini
2.000 mq di verde e 100 nuovi alberi al posto di 3.000 mq di asfalto: è così che il progetto Green on the Ground riporta la natura nel cuore della città. Firmato dallo studio LAND, guidato dall’architetto paesaggista Andreas Kipar, il progetto verrà realizzato nel Policlinico di Milano grazie al finanziamento della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda che mette a frutto le risorse generate dalla valorizzazione del più grande patrimonio agroambientale pubblico d’Italia, affidatole dall’Ospedale.
Il progetto ha messo le sue prime radici il 25 marzo 2025, in occasione della tradizionale Festa del Perdono. È la dimostrazione concreta di un modello di sostenibilità fondato sulla gestione responsabile di un patrimonio collettivo: oltre 8.500 ettari di terreni agricoli, donati nei secoli dai cittadini all’Ospedale Maggiore, oggi valorizzati dalla Fondazione per sostenere l’Ospedale e generare valore per l’ambiente, la salute e la comunità.
Dalla terra alla città: una circolarità che fa la differenza
Una nuova visione per la cura, tra natura e benessere
Con Green on the Ground la natura torna protagonista negli spazi urbani e ospedalieri: oltre alla piantumazione di alberi e alla depavimentazione a favore di materiali drenanti – con impatti concreti su microclima, biodiversità e qualità della vita – verranno ridisegnati i percorsi interni per migliorare l’accessibilità e il benessere.
Curare la terra, prendersi cura delle persone
La Fondazione Patrimonio Ca’ Granda continua la sua missione, fedele a una storia di generosità lunga sei secoli. Una storia che guarda al futuro, con radici ben piantate nella terra e nel bene comune.
Dopo il Latte e il Riso, lo Yogurt BIO Ca’ Granda il terzo prodotto di qualità, attento al benessere della natura e delle persone.
Disponibile nei punti vendita Esselunga di Milano e provincia nelle varianti Bianco, Albicocca e Mirtillo è realizzato con latte biologico proveniente dalle antiche cascine della Ca’ Granda in provincia di Lodi: 100% italiano.
L’esperienza dell’assaggio di questo yogurt è straordinaria, con la particolarità dei gusti mirtillo e albicocca dove la composta di frutta non miscelata crea un sfumatura di colore unica per il gusto, ma anche per la vista.
Lo Yogurt BIO Ca’ Granda è prodotto e commercializzato – nel vasetto di vetro amico dell’ambiente – da Carioni Food di Crema (CR).
*Le royalties ricavate dalla vendita dei Prodotti Ca’ Granda concorrono alla formazione dell’utile di gestione della Fondazione, di cui una percentuale, storicamente ricompresa tra il 62% e il 99%, viene destinata alla propria Missione di sostegno ai progetti di ricerca scientifica, umanizzazione delle cure e tutela dei beni culturali del Policlinico di Milano, mentre la restante parte, ricompresa tra l’1% e il 38%, viene accantonata a riserva per garanzia di continuità e stabilità dell’erogazione nel tempo, come risultante dai bilanci di esercizio regolarmente approvati e liberamente consultabili presso la sezione Risorse. Per maggiori informazioni su tutti i progetti finanziati dalla Fondazione al Policlinico, si rimanda alla sezione Missione.
Newsletter Ca’ Granda Outdoor
Se vuoi ricevere gli aggiornamenti sugli eventi all’aria aperta nelle terre della Ca’ Granda e altre notizie dalla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda iscriviti alla newsletter.
Nella natura stiamo bene perché è un luogo che ci infonde serenità, che cattura tutti nostri sensi e stimola la nostra curiosità, in cui non solo ammiriamo i paesaggi o osserviamo gli animali, ma in cui riprendiamo contatto con l’ambiente che ci circonda e di cui ci dimentichiamo quando siamo rapiti dai ritmi frenetici della nostra quotidianità.
La natura delle terre della Ca’ Granda è anche un’occasione straordinaria di conoscenza e di esperienze indimenticabili, per i grandi ma soprattutto per i piccoli.
Imparare a conoscere e ad amare l’ambiente che ci circonda, quello più vicino delle nostre campagne o dei parchi periurbani, ma anche quello più distante e selvatico delle aree protette, è un’esperienza importante e formativa.
Le aree protette ad esempio sono dei veri e propri “musei della natura” come il Parco Lombardo della Valle del Ticino che propone itinerari, visite guidate ed esperienze davvero “immersive” in cui conoscerete habitat e specie non solo con la vista ma con l’udito, l’olfatto e naturalmente il cuore!
Fattorie didattiche vicino Milano
Per i bambini poi ci sono le fattorie didattiche a pochi km da Milano in cui si fa scuola tutto l’anno!
La Cascina Caiella di Casorate Primo (PV) e la Cascina Selva di Ozzero (MI) ospitano centinaia di bambini nel corso dell’anno scolastico per vivere la campagna e apprendere con laboratori di panificazione o per raccogliere le fragole nell’orto e con moltissime altre attività che stimolano la loro creatività e il desiderio di scoperta e conoscenza: si aiuta così a far nascere in loro un legame e una sensibilità verso la natura che li porterà a diventare degli adulti attenti e responsabili.
E d’estate, quando boschi e campi esplodono di vita, per i bambini ci sono i campus che partono appena termina la scuola.
Si va in fattoria la mattina e si trascorre l’intera giornate tra giochi, scoperte e avventure, insieme agli agricoltori, agli educatori e soprattutto in compagnia di tanti nuovi amici, umani e animali!
Le settimane estive si colorano di verde alla Cascina Montalbano di Opera (MI), dove si gioca col fieno e si scoprono tutti i segreti della stalla e del latte, si esplorano i boschi e i micro-habitat che attorno alla fattoria ospitano un’incredibile biodiversità.
Al Summer Farm Camp della Cascina Battivacco si lavora tutti insieme nell’orto e si va alla scoperta del popolo delle risaie, dalle rane caciarone alle vivaci gallinelle d’acqua!
E durante le “missioni in campo” si raccolgono piccoli materiali per creare poi grandi opere d’arte naturale!